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Incontro con Fabio Geda, reso celebre dal romanzo “Nel mare ci sono i coccodrilli”

Il giorno 20 aprile 2015 alcune classi del biennio del liceo incontreranno Fabio Geda. Reso celebre dal romanzo “Nel mare ci sono i coccodrilli”, l’autore ha recentemente pubblicato “Se la vita che salvi è la tua”.

Fabio Geda è nato nel 1972 a Torino, dove vive. Dopo una laurea in Scienze della comunicazione, ha capito che avrebbe preferito occuparsi di disagio minorile piuttosto che di comunicazione aziendale e così, per un decennio, ha lavorato come educatore per i servizi sociali. Un’esperienza che ha, in qualche modo, riversato nella sua produzione letteraria, sebbene questa non sia mai direttamente autobiografica.

Sin dal suo esordio nel 2007 con Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani (Instar), Geda mette al centro della narrazione, infatti, i ragazzi. La sua opera prima racconta di un ragazzino rumeno che attraversa l’Europa alla ricerca del nonno, artista di strada. Il romanzo ha avuto grande successo di pubblico e critica, tanto da essere selezionato per il Premio Strega. È stato giudicato Miglior Esordio dalla redazione di Fahrenheit e si è aggiudicato diversi premi[senza fonte]. È tradotto in  Francia, in Germania e in Romania.

L’anno successivo pubblica, sempre per Instar, L’esatta sequenza dei gesti, vincitore del Premio Grinzane Cavour e del Premio dei Lettori di Lucca. Ambientato in una comunità alloggio per minori, vede incrociarsi le vite dei due ospiti Marta e Corrado con quelle degli educatori Elena ed Ascanio.

La consacrazione arriva però nel 2010, con Nel mare ci sono i coccodrilli (Baldini Castoldi e Dalai), nostro Libro del Mese di Giugno 2010. Storia vera di Enaiatollah Akbari, fuggito ancora bambino dall’Afghanistan e approdato, dopo un lungo e travagliato viaggio, a Torino. 300 mila copie vendute, tradotto in trentadue paesi, è stato letto nelle scuole, ne sono stati tratti diversi spettacoli teatrali ed un audiolibro, è stato proclamato Libro dell’Anno da Fahrenheit.

Sempre di giovani disagiati parla La bellezza nonostante (Transeuropa) del 2011, il toccante monologo di un maestro che ha insegnato per trent’anni al carcere minorile Ferrante Aporti di Torino, cercando di portare, dietro quelle sbarre, non solo cultura ma anche tanta speranza.

In L’estate alla fine del secolo, nostro Libro del Mese di Gennaio 2012, Geda affianca, al caro tema dell’infanzia, quello della vecchiaia, dell’incontro intergenerazionale, e quello della memoria. Un nipote incontra per la prima volta il nonno, dopo che incomprensioni familiari li avevano tenuti distanti; il nonno, ebreo, sente ancora addosso il peso delle leggi razziali e della clandestinità in cui aveva dovuto vivere durante la Seconda guerra mondiale.

Alla fine di maggio 2014 esce, per Einaudi, Se la vita che salvi è la tua. Questa volta Geda dà una svolta e scrive un romanzo generazionale, dal titolo di o’connoriana memoria; un romanzo denso, pregno di interrogativi e di avventure. Insegnante precario alle soglie dei quarant’anni, in crisi con la moglie, Andrea non trova più un senso alla vita. La fuga è la sua risposta: un viaggio a New York, un quadro – Il ritorno del figliol prodigo di Rembrandt – sembrano essere il punto di partenza… ma trovarsi, capirsi, salvarsi – e anche, ad un certo punto, fermarsi –, non è semplice.

Fabio Geda collabora con quotidiani e settimanali, con la Scuola Holden e con il Salone del Libro di Torino. Adora le torte salate, è appassionato di tennis e gioca pure a calcio – veste, infatti, la maglia numero 3 della Nazionale Italiana Scrittori, la Osvaldo Soriano Football Club. Ma ciò che probabilmente risulta ancor più interessante a noi lettori è che nel suo iPhone ha un elenco di almeno venti libri che vorrebbe scrivere.

da http://it.wikipedia.org/wiki/Fabio_Geda 

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