Gruppo di volontariato: la nostra storia
E fu così… che nacque il gruppo di volontariato…“Brutti e Cattivi”
Come una “Araba Fenice” rinasce dalle ceneri di un primo gruppo di volontariato voluto dall’allora insegnante di religione Francesco Cavalli che realizzò alcuni interventi di solidarieta’ in Albania negli anni 1994-95, in sostegno della missione diocesana che prendeva avvio in quegli anni, dallo stesso don Giuseppe Vaccarini, lui stesso insegnante emerito di religione in tale liceo. In seguito il gruppo e’ stato rilevato, su incarico della presidenza a continuare il percorso fatto, dal prof. Rocchi d.Giampaolo che subentrava avvicendando il prof. Cavalli. Ed e’ cosi’ che il gruppo di volontariato fa ingresso nel POF del Liceo.
Perchè mai chiamarsi “Brutti e cattivi” ?
La cosa nacque dall’esperienza dell’estate 2000 a Roma. Era il “grido” di riconoscimento per quando si saliva o si scendeva da metropolitane ed autobus; un modo per non disperdersi. Di qui l’idea di dare al nostro gruppo un nome simpatico che richiamava inoltre una bella , anzi la prima esperienza trascorsa insieme come studenti dell’Einstein. Ovviamente e sottointeso: “Belli e simpatici”
Come è ricominciata questa avventura di volontariato ….
Nell’estate ‘99’ , un piccolo gruppo (6 persone più il prof.)prende i contatti con la comunità S. Egidio di Roma e le Suore di Madre Teresa di Calcutta, che operano a contatto con nuove e antiche povertà nella metropoli di Roma quali mense per stranieri, i bambini del campo nomadi, i senza fissa dimora e centri di raccolta. Poche persone, ma un grande spirito riportano a Rimini voglia , entusiasmo e slancio e la precisa volontà di coinvolgere altri amici a scuola in questo impegno che non è mai stato mosso da pietà quanto dal senso di giustizia nei confronti di persone sole, emarginate, sfruttate, vittime di ingiustizia, i senza voce e tutte quelle persone che sono private della loro dignità. L’esperienza fatta insieme poi, generava e restituiva a poco a poco a chi la faceva un intenso senso di gioia e creava contemporaneamente dei legami tra i volontari destinati ad avere una continuità nel tempo e divenire per molti una forte motivazione allo studio ed al futuro orientamento universitario. In fondo, si diceva, a che serve studiare se non a rendere migliore la nostra vita e la vita delle persone che ci circondano ? …e a cominciare da quelle che hanno meno opportunità. Insomma, di ritorno da Roma , qualcosa si poteva fare anche a Rimini! E fu cosi’!
Lo spirito di gratuità e di servizio, di solidarietà e di giustizia, si risveglio’ potentemente contagiando nel giro di pochi anni una ventina di giovani studenti che si vedevano a scadenza settimanale pur mantenendo almeno 2 campi di lavoro e condivisione durante l’estate e le vacanze di Natale mettendo in discussione cosi’ stili di vita’ più comodi e borghesi nella gestione del proprio tempo. Ciò che ha sempre guidato fin dall’inizio questo gruppo di volontariato e’ stata una forte connotazione alla giustizia secondo lo slogan di D.Lorenzo Milani:
“…quando si fa qualcosa per i poveri non si fa loro la carità, ma si paga un debito !”
Per questo e’ sembrato subito che il nostro intervento non fosse semplicemente un impegno di lavoro materiale, ma un cambiamento di mentalità e dunque anche culturale; occorreva assumere stili di vita nuovi !
Come si e’ strutturato questo Gruppo all’interno del Liceo….
Innanzitutto una piccola segreteria per coordinare i servizi e tener vivo lo spirito del gruppo con qualche volantino, cartellone fino ad arrivare ad oggi organizzandosi sul web . La costituzione di tante piccole equipe che si occupano di cose diverse e di come far fronte a quel servizio o iniziativa. E’ sembrata la carta vincente; in poche parole 3-4 persone che mettono in moto (almeno su quella idea) tutti gli altri 1200 studenti. Di tanto in tanto necessita qualche riunione generale per prendere decisioni operative e su cosa orientarsi, mantenendo una struttura agile e operativa rimuovendo le cause del disagio aiutati da qualche docente competente o testimone autorevole.
A quali attività ci siamo dedicati in questi anni?
Le diverse equipe si sono occupate di diversi progetti quali :
- sensibilizzazione sulla moratoria della pena di morte e conseguente raccolta firme
- iniziativa del commercio equo.solidale
- appoggio alla chirurgia pediatrica di Rn
- adozioni a distanza verso bambini in aids
- visita e sostegno alla Caritas, centri educativi, “operazione cuore”
- progetti con Emergency e volontari mini lavorando in rete
- accompagnamento bambini-disabili a Loreto
- e per ultimo i viaggi di condivisione solidale in Albania, Tanzania ,Etiopia, Zimbabwe e Brasile